Nintendo Ds Recensione

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  1. DragonJ
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    Recensione Nintendo DS Nintendo DS
    Abbandonato il nome che ha contraddistinto il suo portatile per tanti anni, l’azienda giapponese ha optato per un più semplice, ma anche accattivante “Nintendo DS”. Un nome che mette in risalto la stessa “casa madre”.
    Non è un segreto che la piccola console ha invaso, prima il Sol Levante e successivamente l’America stracciando ogni precedente record di vendite. Si pensi che sono già state vendute quasi 3 milioni di console in poco più di un mese dal lancio. Un risultato incoraggiante che ha sorpreso molti addetti ai lavori, tranne forse la stessa Nintendo, che nelle potenzialità del proprio prodotto ha molto investito e creduto.
    Il giorno del lancio in Giappone, si è assistiti a veri e propri assedi ai negozi! Chi ha voluto acquistare la console immediatamente, si è messo ordinatamente in fila fuori dal negozio... sin dalla notte prima! Un’attesa davvero spasmodica per molti giapponesi, che hanno voluto provare in anteprime le nuove opzioni della console.

    Giocare con stile
    Ma partiamo dall’inizio. Sicuramente avrete subito dato un’occhiata alle immagini in fondo a questo articolo. Ne abbiamo scattato a decine sperando di rendere giustizia al suo design e ovviamente fornirvi un’idea sulle sue dimensioni e caratteristiche. Il primo impatto con la console può essere più o meno positivo. Le dimensioni generose, l’aspetto un po’ tondeggiate e plasticoso hanno sollevato qualche critica, seppur lieve. A noi della redazione la console è piaciuta sin dal primo momento: denota una certa cura per i dettagli e un deciso miglioramento rispetto alla prima versione vista all’E3 2004. La console fornisce una buona sensazione di solidità, è leggera e si impugna con sicurezza. Certo, i due schermi ora presenti hanno reso la console più voluminosa, meno pratica da impugnare rispetto al Gameboy. Molti giochi saranno senz’altro più funzionali appoggiando il Nintendo DS su di un piano fisso, soprattutto quelli che necessitano di una interazione con il touch screen.
    Non è comunque possibile muovere troppo critiche a Nintendo: le numerose migliorie tecnologiche introdotte come i due schermi e l’audio stereofonico, sono abbinati ad un prezzo davvero competitivo, quasi insperabile per una console di tale livello, non credete?

    Due schermi sono meglio di uno
    Nintendo è un’azienda che ha conquistato i suoi “fedeli” estimatori non grazie ad imponenti battage pubblicitari, ma con l’originalità e la grande giocabilità che hanno contraddistinto i suoi prodotti. D’altra parte stiamo parlando della software house che ha dato i natali alla serie Super Mario!
    E’ quindi doverosa una precisazione: il Nintendo DS non è una console come tutte le altre. Non vuole stupire con chip grafici dalle prestazioni esaltanti, o con la possibilità di vedere film, mp3, o altri media. No, Il Nintendo DS vuole essere una console innovativa e la presenza di due schermi, ne è la prova.

    Una volta aperta la console ci si ritrova di fronte uno schermo superiore adibito a visualizzare il gioco ed ad uno schermo inferiore interattivo, un touch pad, con cui è possibile partecipare attivamente ai giochi!! Siamo di fronte ad una grande idea le cui potenzialità si intravedono già dai primissimi giochi usciti. In Super Mario 64 è possibile partecipare ad una miriade di mini-giochi basati sulle carte, sul riconoscimento di un personaggio, oppure su divertenti arcade, come quello che ci vede creare una enorme palla di neve, muovendo freneticamente il pennino sul touch screen! In Metroid Prime Hunters invece lo schermo interattivo viene utilizzato per cambiare l’arma principale, trasformarsi nella morph ball e, soprattutto, muoversi, traslare, ruotare lo sguardo in maniera estremamente semplice e intuitiva. Il risultato? Non invidierete più il controllo mouse/tastiera tanto comodo per gli sparatutto per Pc.

    Le potenzialità che potranno essere sviluppate nei giochi di prossima generazione sono incredibili. Nintendo e i suoi sviluppatori del Sol Levante, sotto questo aspetto, offrono una garanzia assoluta di originalità e divertimento.

    I primi minuti
    Una volta accesa la console, veniamo invitati a configurarla attraverso una serie di schermate semplici e soprattutto nella nostra lingua. E’ facile impostare l’orario, la data, e la sveglia e anche altri parametri come il colore preferito di sfondo e la data del nostro compleanno!
    Il menu iniziale ci permette di far partire un gioco (per Nintendo DS o Gameboy), oppure di partecipare ad un partita multiplayer e di accedere ad un sistema di chat , chiamato PictoChat.

    PictoChat. Le caratteristiche wireless del Ninendo DS permettono di comunicare a distanza con altri dispositivi analoghi... quindi se è possibile sfidare gli amici a distanza, perchè non prevedere anche la possibilità di chattare? La comunicazione avviene attraverso delle stanze, con un numero massimo di 16 partecipanti per stanza. Il metodo per comunicare è semplice: una tastiera apparirà nel touch screen per scrivere i propri messaggi con l’ausilio del comodo pennino. E’ possibile inserire delle icone, smile, simboli, personalizzare la grandezza del testo e perché no, anche creare dei disegnare. L’utilità è quella di poter comunicare, per esempio, con altri amici a scuola o su un treno con estrema facilità!

    Multiplayer. Una delle caratteristiche salienti del Nintendo DS è la possibilità di interfacciarsi con altri dispositivi grazie alla tecnologia wireless 802.11b. Sarà così possibile giocare sino a 16 giocatori e ad una distanza di circa 20 metri. Non male davvero... ma le novità non si fermano a questo visto che Nintendo viene in aiuto di chi vuole provare l’esperienza multiplayer... ma non ha un gioco su ogni console! Sì, avete compreso bene. Per le sfide in multiplayer sarà necessaria una sola cartuccia di gioco! Una comoda opzione presente nel menu principale farà scaricare ai partecipanti al multiplayer, i livelli di gioco e tutti i dati necessari per iniziare la sfida. In questo modo, in circa 30-60 secondi (il tempo necessario per condividere i file di gioco) sarà possibile sfidarsi nelle piste di Ridge Racer o combattere per l’ultima monetina in Super Mario 64 DS! Siamo sicuri che questa tecnologia verrà presto sfruttata, magari per collegare la piccola console al successore del Gamecube e condividere così personaggi bonus, extra, e molto altro. Potremo per esempio, giocare a Rayman sul Nintendo DS e sbloccare dei nuovi percorsi per lo stesso gioco sul Revolution (il prossimo Gamecube).

    La potenza miniaturizzata
    I processori che si occuperanno di gestire la mole di dati e la grafica tridimensionale, sono ben due. L’accoppiata di cpu si è resa necessaria sia per i calcoli veri e propri, sia per gestire l’input del touch screen. Nintendo ha optato per gli ARM9/ARM7 che permettono di gestire fogging e il cel shading a 60 FPS. Il risultato è quello di ritrovarsi di fronte ad una console capace di far girare i giochi visti per Nintendo 64 senza alcun problema di fluidità e anzi migliorandoli sotto il dettaglio e il numero di poligoni. Titoli come Super Mario 64 DS hanno fatto capire a tutti come il portatile di Nintendo sia capace di gestire senza difficoltà la grafica poligonale. Fa storcere un po’ il naso l’assenza di qualsiasi filtro nella gestione delle texture, che rende alcuni superfici tridimensionali un po’ sgranate, ma si tratta di un problema spesso trascurabile, visibile solo nei pochi momenti di staticità di un gioco. Generalmente, l’alta frenesia dei giochi Nintendo rende quasi impercettibile questo fattore.
    Scendendo nei dettagli dei due processori ARM, questi saranno l’ARM 7 a 33Mhz e l’ARM 9 da 67Mhz. Il primo è il medesimo montato sul Gameboy Advance, ma con una frequenza doppia. Il secondo processore gestisce unicamente il touch screen e la compatibilità con tutti i giochi del Gameboy Advance. A tutto questo, si aggiunge il discorso “memoria” caratterizzata da 4 Mega di Ram, 656 di Vram e 32 K di ram per i due processori ARM.

    L’audio ha subito un consistente miglioramento. I due piccoli speaker riescono a produrre un suono stereo cristallino e non manca neppure la gestione di un effetto surround anche se virtuale.

    I due schermi sono ambedue retroilluminati e forniscono un buon contrasto anche in situazioni limite di luce. La possibilità comunque di inclinare lo schermo superiore dell’angolo desiderato permette di ottenere una buona visione in ogni circostanza. La retroilluminazione, quando non fosse necessaria, può in ogni momento essere disabilitata per un maggiore risparmio energetico.

    I maggiori dubbi dei giocatori sul touch screen riguardano proprio la sua sensibilità nei giochi e la sua durata. Qualcuno potrebbe avere qualche remora ad utilizzarlo per paura di graffiarlo.
    Durante le nostre prove abbiamo volutamente “maltrattato” la console utilizzando tutti i mini-giochi di Super Mario 64 DS e molti altri titoli; abbiamo utilizzato il pennino e anche il laccetto, ma nessun danno evidente ha rovinato il display, a prova della sua solidità e della buona resistenza della pellicola antigraffio. Esistono comunque in commercio delle ulteriori pellicole protettive dal costo di pochi euro.
    E’ possibile interagire con il touch screen in una miriade di modi differenti: il pennino fornito in dotazione o semplicemente le dita! Inoltre è possibile utilizzare il laccetto fornito in dotazione, il quale, nell’estremità, è provvisto di un appendice di plastica morbida da sfregare sullo schermo. Questo sistema si dimostra utilissimo per non graffiare lo schermo e per giocare con quei titoli come Metroid Prime Hunters che necessitano di una interazione continua e veloce!

    Un’autonomia senza limiti
    Per una console portatile l’autonomia è una caratteristica di primaria importanza. La batteria a ioni di litio garantisce una durata vicina alle dieci ore di gioco. Nintendo ha prestato grande attenzione alle funzioni di risparmio energetico e la presenza di un formato proprietario per il multiplayer wireless ne è una prova.
    A tutti comunque potrebbe capitare di avere le batterie quasi scariche in un livello di gioco dove non si può salvare. Nessun panico comunque, perché gli ingegneri giapponesi hanno pensato anche a questo. Chiudendo il coperchio della console, si attiverà la Modalità Sleep con cui disattivare le funzioni non utili della console, spegnere lo schermo e risparmiare preziosa energia. In questa modalità la console può raggiungere un autonomia ragguardevole, senz’altro sufficiente a raggiungere una vicina presa di corrente!

    Compatibilità ed espansioni future
    Nintendo non rinnega il passato. L’enorme parco giochi del Gameboy Advance rappresenta un patrimonio da salvaguardare e ovviamente i giocatori che hanno speso molti risparmi in giochi GBA, ringraziano di cuore.
    Il Nintendo DS ha due slot situati, uno sotto il touch-screen e l’altro tra i due tasti dorsali. Permettono, rispettivamente, l’inserimento dei giochi Nintendo DS e delle cartucce per GBA. Il risultato è una retrocompatibilità assoluta con migliaia di giochi presenti sul mercato. Anzi, è importante aggiungere che i giochi per Gameboy beneficiano delle caratteristiche tecniche del nuovo e più prestante hardware. Il suono è più chiaro e trae beneficio di un effetto stereo più fedele. Mentre lo schermo più ampio e luminoso regala una visione di gioco più gradevole.

    Questo non è tutto, perché questi slot verranno utilizzati anche per future espansioni hardware, già annunciate in Giappone. Un esempio? La società Agatsuma Entertainment sta lavorando su un piccolo dispositivo hardware che trasformerà il Nintendo DS in una piccola ma funzionale televisione con una autonomia di ben 6 ore, anche grazie a quattro batterie separate.
    Il futuro è roseo e le capacità multimediali della console apriranno la strada a fantasiose quanto assurde periferiche di gioco, di cui i giapponesi sono maestri.

    Caratteristiche tecniche e dimensioni
    Dimensioni (chiuso): 148.7 millimetri di larghezza, 84.7 millimetri di lunghezza, 28.9 millimetri di altezza

    Schermo primario: LCD TFT a colori di 3 pollici, 256 x 192 pixel per 260,000 colori di risoluzione con .24 mm dot pitch

    Touch Screen: schermo grande quanto quello superiore ma con un touch screen analogico trasparente

    Wireless: IEEE 802.11 e formato proprietario Nintendo, con raggio variabile tra i dieci e i trenta metri a seconda di possibili ostacoli o interferenza. I due sistemi assicurano la compatibilità con uno svariato numero di dispositivi futuri (802.11), mentre quello proprietario Nintendo consentirà di giocare in multiplayer con notevole risparmio di energia. Il multiplayer online è disponibile anche con una singola cartuccia

    Controlli: Touch screen, microfono incorporato con riconoscimento vocale, pulsanti principali A/B/X/Y, tastiera direzionale, pulsanti dorsali sinistro e destro, Start e Select

    Input/Output: alloggiamenti per DS Game Card e GameBoy Advance Game Pack, ingressi e uscite per cuffia e microfono

    Altre caratteristiche: software PictoChat incorporato che permette a 16 utenti di chattare contemporaneamente; orologio con data e sveglia incorporato; calibrazione del touch screen

    CPU: Una ARM9 a una ARM7

    Sonoro: altoparlanti stereo con capacità di Virtual Surround (in base al software) e supporto per 16 canali. E’ presente anche un uscita per le cuffie standard e non proprietaria come quella vista nel Gameboy Advance.

    Batteria: agli ioni di litio, capace di offrire dalle sei alle dieci ore di gioco con quattro ore di carica, in base all'uso; modalità sleep; carica-batterie da rete

    Lingue: Inglese, Giapponese, Spagnolo, Francese, Tedesco, Italiano

    Colore: Argento

     
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0 replies since 4/7/2008, 14:26   115 views
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